Dal 1933:
Comandante 4° Stormo Col. Pil. Amedeo di Savoia dal 1 maggio 1933
Comandante IX Gruppo T.Col. Simone Pietro Mattei dal 5 maggio 1933
Comandante X Gruppo Magg. Pil. Antonio Amantea dal 15 novembre 1933

Durante l’anno il 4° Stormo dovrà partecipare nuovamente alle Gare di Specialità. Il buon piazzamento dell’anno precedente è di stimolo ad un ulteriore sforzo addestrativo.

La Squadriglia di Alta Acrobazia, rinforzata con quattro Ca 113, dopo un intenso allenamento iniziato nel ’33 nel cielo di Gorizia, prenderà parte alle giornate di propaganda aviatoria indette nel 1934 dall’Aero Club d’Italia in varie città: è la prima formazione acrobatica del 4°Stormo che si sia esibita in Italia.

ESIBIZIONI ANNO 1934

  • 10 maggio Bologna
  • 21 maggio aeroporto di Merna per la visita del gen.Pinna sottocapo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica: lo stormo sfila sul campo al completo
  • 27 maggio Parma
  • 10 giugno Mantova e lo stesso giorno ad Udine con un Ca113 insieme ad un C.R.Asso del 1°Stormo
  • 17 giugno Padova assieme ad una squadriglia di C.R.Asso del 1°Stormo
  • 8 luglio Milano assieme alla pattuglia acrobatica di C.R.30 del 1°Stormo
  • 22 luglio Ancona: si esibiscono i Ca113 della squadriglia di Tessore insieme ad una squadriglia di C.R.Asso del 1°Stormo
  • 29 luglio Venezia con quattro velivoli
  • 8 settembre Vicenza

INCIDENTE S.MAGG. FRANCESCO BREVIGLIERI – M.LLO GIOVANNI VENTURI

Il 24 gennaio il S.Mag. Francesco Breveglieri, capo pattuglia in volo di esercitazione, viene investito nel cielo di Gorizia  dal M.llo Giovanni Venturi gregario di destra, riportando gravi avarie al timone e alle strutture fisse del velivolo. Caduto in vite riusciva con perizia a governare il velivolo portandolo a terra senza ulteriori danni. Lo stesso per il M.llo Venturi nonostante i danni riportati al suo velivolo. Ad entrambi verrà consegnata la medaglia di bronzo al Valore Aeronautico.

INCIDENTE SERG. CORRADO BELLENGHI

Il 5 marzo perde la vita il Serg. Corrado Bellenghi: durante un volo di addestramento il suo CR. Asso facendo una puntata sul fiume Isonzo, si infila in acqua presso Gradisca.

AMEDEO DI SAVOIA GEN. DI BRIGATA AEREA

Il 1° marzo 1934 Amedeo di Savoia ottiene la promozione a Generale di Brigata Aerea: con questo grado manterrà il comando dello Stormo sino al momento in cui lo assumerà interinalmente il comandante del IX Gruppo T.Col. Mattei.
La cerimonia ufficiale si svolgerà il 4 aprile sull’aeroprto di Merna, seguita subito dopo nella stessa mattinata sull’aeroporto di Campoformido, dalla cerimonia di assunzione da parte del Duca del comando della III Brigata Aerea in sostituzione del Gen. Fougier.
Presenti il Gen. Pricolo ed il Gen. Todeschini. Il Comando Brigata verrà poi trasferito a Gorizia.

Stemma in stoffa della 3^ Aerobrigata

STEMMA III BRIGATA AEREA

Sono riportati i simboli dei reparti dipendenti: l’ arciere 1° Stormo e il cavallino rampante del 4° Stormo.

CAMBIO COMANDO STORMO

23 marzo 1934 il Gen. Pil. Amedeo di Savoia cede il comando del 4°Stormo al T. COL. PIL. SIMONE MATTEI

07 TC MATTEI SIMON PIETRO 23/03/1934 – 01/05/1934

ATTIVITA’ IN VISTA DELLE GARE DI SPECIALITA’

Nei mesi di marzo e di aprile, in vista delle Gare di Specialità, l’attività addestrativa è mirata soprattutto da esercitazioni pratiche proprie della specialità, condotte sotto il controllo della Brigata: i piloti effettuano partenze su allarme per registrare i tempi impiegati per decollare, raggiungere una determinata quota e poi rientrare. Anche gli specialisti a terra sono coinvolti nell’esercitazione: si verifica i tempi per il rifornimento carburante e munizioni ma anche quelli per smistare e mimetizzare i velivoli ai margini del campo.

CAMBIO COMANDO STORMO

1 maggio 1934 il T. Col. Pil. Simone Mattei cede il comando del 4°Stormo al COL. PIL. AUGUSTO BONOLA

08 COL BONOLA AUGUSTO 01/05/1934 – 01/03/1936

CAMBIO COMANDO IX GRUPPO
1 maggio 1934 il T. Col. Pil. Simone Pietro Mattei cede il comando del IX Gruppo al T. COL. PIL. MARZIALE CERUTTI (C.R. ASSO)

VISITA GEN PINNA

Il 21 maggio per la visita del Gen. Pinna si esibisce la Squadriglia Alta Acrobazia del Ten. Tessore:
spettacolare lo sfilamento dei velivoli dello stormo al completo portati dal Duca d’Aosta, che partono ed atterrano contemporaneamente. 

VISITA DEL DUCA DI GENOVA

Il 29 maggio 1934 visita lo Stormo il Duca di Genova con gli ufficiali della 5^ Divisione Navale. La sera prima al comando si tiene un briefing per organizzare la parata aerea con la quale si vuole mostrare ai marinai l’abilita’ e la prova di forza dello Stormo. Si programma di far volare contemporaneamente le sei squadriglie a bassa quota lungo il perimetro del campo mentre al centro si esibisce la formazione acrobatica di sette Ba.19.

I tre grandi hangars del 4° Stormo avevano le bocche spalancate. Contro quel grigio fondale spiccavano le gialli ali dei caccia. Sei file di CR.Asso, di cinque unita’ ciascuna, e una di sette Ba 19 da alta acrobazia. Uomini in riga per ogni squadriglia, piloti in tuta di volo, specialisti in tuta di lavoro, avieri in tela bianca. Una consapevole aspettazione aleggiava tutt’intorno. I marinai avanzavano in gruppo, scolaretti in gita, sgambando dietro l’alta figura del Duca che pendeva sull’ammiraglio come la Torre di Pisa. Ten.Salvadori comandante della 90^ Squadriglia L’inizio e’ spettacolare: a un cenno, un fischio acuto i trentasette CR.Asso metttono in moto i motori simultaneamente, poi in sei formazioni di cinque velivoli si dispongono a triangolo sulla linea di partenza mentre la formazione acrobatica decolla alle loro spalle.  Un altro minuto ed ogni formazione è a bassissima quota sul posto assegnato dando inizio a un quarto d’ora di esibizioni acrobatiche. Sfortunatamente il secondo Ba.19 di destra durante il looping a cento metri da terra schiaccia con l’ala i piani di coda del velivolo antistante pilotato dal ten. Benforti, il quale sguscia di lato e poi in volo rovescio si lancia con il paracadute atterrando incolume a pochi metri dagli ufficiali. Il velivolo si schianta poco più in là. Illeso il ten. Benforti non si da per vinto, balza su un aereo di riserva e in tre minuti raggiunge la formazione.
Terminata l’esibizione le pattuglie tornano a terra, quasi in linea di fronte e si arrestano con impeccabile allineamento davanti alle rimesse.
Per il Duca di Genova, zio di Amedeo di Savoia, quanto visto non ha nulla a che vedere con il combattimento, men che meno se rapportato con il volume di fuoco delle navi. Raccolta la sfida il 4°Stormo risponde con la 90^Squadriglia per un attacco in “bianco”: bersaglio l’incrociatore Cadorna alla fonda nel porto di Trieste. Prima dell’attacco, per rinunciare al vantaggio della sorpresa nel tempo, il comandante della 90^Squadriglia aveva annunciato pubblicamente l’ora, ma non la direzione e le modalità di avvicinamento. La mattina di buon ora 5 CR.Asso dopo il decollo dal campo di Gorizia, si dirigono per la vallata del Vipaco, virata a sud sotto il Monte Re, raso terra su Opicina con il sole alle spalle, urlando con i motori per riempire i dossi e le case di Trieste di un frastuono impossibile da individuare, alle 8.00 del mattino la pattuglia piomba inaspettatamente a prua dell’incrociatore.
I primi fotgrammi centrano la plancia, poi ogni velivolo singolarmente compie  tre attacchi da tutte le parti, mentre il capopattuglia scatta tre fotoplanimetriche alla minima quota. Alla fine ogni CR.Asso si dilegua velocissimo a pelo d’acqua in opposte direzioni, per riunirsi su un punto prestabilito a 10 Km. quindi rientro a Gorizia. In tutto mezzora di attacco. Sviluppati i nastri di celluloide, venne constatato che i piloti avevano portato a segno fra le 8.00 e le 8,02 un centinaio di colpi senza alcuna risposta da parte dell’incrociatore. Inoltre le tre planimetriche piazzavano la crocetta centrale una dentro un fumaiolo, la seconda sul ponte poppiero e la terza su una fiancata.

POLIZIA AEREA SU VENEZIA

Il 13 giugno 1934 la 90^ Squadriglia con tredici C.R. Asso viene trasferita sull’aeroporto di Padova per il servizio di polizia aerea nel cielo di Venezia in occasione dell’incontro del Capo del Governo Mussolini con il Cancelliere tedesco. I velivoli sono dotati di apparati radio con laringofono montati da una squadra di specialisti venuta da Roma guidata dal Magg. Ferdinando Raffaelli: tre ricetrasmittenti per squadriglia, i rimanenti velivoli con sola radio ricevente. La consegna rigorosa era di abbattere qualunque velivolo non autorizzato, secondo un’apposita lista, che venisse avvistato attorno a Venezia luogo dell’incontro. Per motivi di sicurezza le informazioni sulla data e l’ora dell’incontro sono scarse. Il 14 giugno durante un volo a bassa quota, Salvadori nota nei pressi della Villa Reale di Strà dove è alloggiato Mussolini, un movimento di grosse macchine dirette a Venzia: segno inequivocabile che Mussolini e la delegazione italiana si sta dirigendo verso il luogo dell’incontro. Improvvisamente su Treviso due S.59 non autorizzati planano verso Venezia.
Dopo aver costretto l’S.59 ad ammarare, Salvadori riprende quota e si mette di nuovo in rotta per Treviso, dopo aver ordinato per radio Talarico di alzarsi in volo e sorvegliare strettamente il Lido a quota 500. Fu allora che poco mancò che le sorti del mondo cambiassero

... vidi due grossi apparecchi scuri venirmi incontro sui 1.800 metri. Li accostai ma non scorsi l’abbici di riconoscimento. Erano trimotori con le lamiere alari ondulate. Ne avevo veduto uno per caso anni prima a Centocelle e così fui in grado di capire che si trattava di Junkers germanici. Dentro ci doveva essere sicuramente <lui> col suo seguito. Anche in quel momento disdegnai i drastici ordini del generale Pricolo, secondo i quali avrei dovuto abbattere chicchessia, compreso mio fratello, se le carlinghe dei velivoli incontrati non fossero marchiate con i segni permissivi. Avrei cambiato la faccia del mondo se avessi sgranato le mie mitragliatrici contro quei due scarafaggi che puntavano sul Golfo di Venezia abbassandosi …
Salvadori

I due Junker, che trasportavano effettivamente il Cancelliere tedesco, sono scortati sino all’atterraggio dai CR Asso in pattuglia stretta, mentre la formazione di Talarico incrocia a 300 metri di quota sul Lido

INCIDENTE TEN. UMBERTO ZAPPALA’

Il 26 giugno Il Ten. Umberto Zappala’ durante un volo di finto combattimento con il ten. Viola entra in vite con il Ba.19 e cade presso la localita’ di S.Pietro perdendo la vita. Sarà insignito di medaglia d’argento per aver tentato fino all’ultimo di rimettere il velivolo in assetto di volo rinunciando a lanciarsi con il paracadute.

MANIFESTAZIONE AEREA TALIEDO

Sabato 7 luglio nove Ba.19 della Squadriglia Alta Acrobazia e dieci CR. 30 del 1° Stormo decollano rispettivamente da Merna e Campoformido diretti a Bresso per partecipare alla manifestazione aerea di Taliedo del giorno dopo. Durante le prove pomeridiane il direttore della manifestazione decide che a chiudere la manifestazione sarà la pattuglia del 4° Stormo. 
L’ 8 luglio 1934 la Squadriglia Alta Acrobazia si esibisce alla Manifestazione Aerea di Tailedo.

Dopo l’atterraggio dell’ultimo aeroplano del Giro di Lombardia, un BR.15 del pilota Ludrini, si esibiscono tre alianti della Scuola Provinciale di Volo a Vela di Milano seguito dal sorvolo di due Squadriglie di B.R.3 del 13° Stormo con passaggi a “cuneo” e “in linea di fronte” Quindi un Ca.113 pilotato da D. Antonini, due alianti, il Tigerschwalbe del tedesco G. Achgelis che esibisce tre passaggi a un metro da terra in volo rovescio mantenendo la posizione anche nelle virate di rientro. Al tedesco seguono il pilota Wengi con il Ca113, il lancio con paracadute della sig.na Kraft e del sig. Viscardi che atterra illeso su un hangar. Alle 18.15 la pattuglia acrobatica del 1° Stormo si presenta sul cielo campo con nove CR.30 seguita da quella del quarto. Subito dopo tocca alla Squadriglia Alta Acrobazia che esordisce con un looping a cuneo di sette” poi passaggio in linea di fronte” di due pattuglie a cuneo “, apertura della formazione in virata in senso opposto,  volo rovescio “tonneau “ in formazione, imperiale” all’uscita del quale la formazione si mette in volo rovescio con virata di 90°, passaggio del capoformazione in volo rovescio” e i gregari in volo normale, poi la S “ di Pègoud, trasformazione in due pattuglie, una di quattro e l’altra di tre, tonneau lento” simultaneo e apertura della bomba” su due obiettivi.

GRANDI MANOVRE APPENNINO TOSCO EMILIANO

In luglio lo stormo partecipa a diverse esercitazioni. Il giorno 24 il IX Gruppo opera dall’aeroporto di Poggio Renatico a supporto di uno stormo di bombardieri di base a Ferrara, diretto contro la città di Udine, difesa dal XVII Gruppo del 1°Stormo. Il 26 luglio il 10° Gruppo opera dal campo di Merna a difesa, insieme al VI Gruppo del 1°Stormo, di alcuni ponti sull’Isonzo. Il 15 agosto il 10° Gruppo si trasferisce sull’aeroporto di Poggio Renatico per prendere parte alle manovre dell’Esercito. Il 25 il gruppo rientra a Merna.

L’ INCIDENTE IN OCCASIONE DELLA VISITA DELLA REGINA ELENA

Il 28 luglio il 10° Gruppo è schierato sul campo di Merna pronto alla partenza per un’ora di volo su Venezia, in occasione della visita della Regina Elena alla città lagunare, quando un velivolo del IX Gruppo, lasciato in moto (secondo la consuetudine del gruppo) durante un cambio pilota senza nessuno a bordo incomincia a rullare prima che il pilota Serg. Colombina riesca a salire. Il velivolo urta contro la linea di volo del 10° Gruppo mettendo fuori uso due CR.Asso e a sua volta incendiandosi.

VISITA DELEGAZIONE CINESE

Il 26 agosto 1934 una delegazione cinese guidata dal Gen. Maho’, è in visita all’aeroporto di Merna.

GARE DI SPECIALITA’

L’ 8 e 9 settembre il IX Gruppo comandato dal T.Col. Cerutti ed il X Gruppo comandato dal Magg. Amantea, sono ad Aviano per le Gare di Specialità sul poligono di Vivaro. Il IX Gruppo si classifica al primo posto e il X al nono.

ESERCITAZIONE D.I.E.B.A

Il 28 settembre 1934 il IX Gruppo si rischiera a Ciampino Sud con 30 velivoli per partecipare all’esercitazione D.I.E.B.A. che si terrà il 20 ottobre. L’imponente esercitazione a fuoco si tiene sul poligono di Furbara, alla presenza delle massime autorità. Al primo attacco i 27 CR.Asso (73^, 96^ e 97^ Squadriglia), tre sono rimastia di riserva a Cerveteri, centrano i 27 bersagli costituiti da altrettanti palloncini allineati su tre file. Il 21 ottobre il gruppo rientra a Merna.

duma-go2: Cerveteri 20 ottobre. CR.Asso del IX Gruppo muniti di radio schierati per la premiazione dei vincitori delle gare di specialita’(da: Quelli del cavallino rampante-Duma 2 )

LA SQUADRIGLIA ALTA ACROBAZIA CESSA L’ATTIVITA’

Con l’assegnazione di Tessore al 2° Stormo, il 16 ottobre 1934 la Squadriglia Alta Acrobazia cessa l’attività

PROVE ACCETTAZIONE CR.32

Il 13 novembre il comandante dello Stormo Col. Bonola e quattro ufficiali partono per Torino per le prove di accettazione del nuovo velivolo CR. 32, il nuovo caccia della Fiat destinato a sostituire i CR Asso.

cos054: Gorizia – 1935. Un Fiat C.R.32 da poco consegnato al 4° Stormo. (arc.Costigliolo)

BENEFICIENZA

Il 10 dicembre in occasione della celebrazione della festività della Madonna di Loreto, inizia l’assistenza invernale ai poveri con la distribuzione sull’aeroporto di Merna di pacchi vivere agli indigenti dei paesi circostanti. La cerimonia si ripeterà negli anni successivi: un modo anche questo per essere vicini alle popolazioni di una terra ospitale. Inoltre con il patrocinio della Duchessa d’Aosta e il concorso del personale del 4°Stormo, viene istituito sull’aeroporto di Merna un aslio infantile per i bambini di Merna. Infine il 1°luglio 1934 sempre in aeroporto, viene istituita la colonia elioterapica per fanciulli poveri intitolata alla Duchessa Anna d’Orleans moglie di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta.

ARALDICACAVALLINO BIANCO SU SFONDO RIGATO

Tra il 1934 e il 1935 compare per la prima volta il distintivo di Stormo con il cavallino bianco in campo rigato orizzontalmente sormontato dalla corona ducale e dal nodo sabaudo. L’introduzione dei simboli ducali fa seguito alla richiesta del personale dello Stormo, autorizzata dal Duca dopo che questi ha lasciato il comando il 28 marzo 1934. Di questo distintivo si ha documentazione dalle carte da lettere, da cartoncini per corrispondenza privata in uso presso i circoli e dalle cartoline edite dallo Stormo nel 1935. 

duma-go4: Cartolina edita dallo stormo nel 1935. Il cavallino è con nodo e corona su sfondo rigato

Sui velivoli e sulle tute di volo, i cavallini sono ancora senza corona e senza nodo mentre i distintivi di squadriglia vengono raffigurati solo negli hangar e nei comandi di Gruppo. Bisogna aspettare la fine del 1937 a seguito delle disposizioni ministeriali per la regolamentazione dei segni e dei distintivi di Reparto, perche’ corona e nodo sabaudo vengano dipinti anche sui distintivi di fusoliera di entrambi i Gruppi.

RIEPILOGO VELIVOLI
Lo stormo ha in dotazione 63 CR. ASSO, nove BREDA Ba 19bis, un Ca 100, tre velivoli leggeri, oltre ad un CR. ASSO ed un Ca 100 opportunamente modificati a disposizione del Duca. Altri due CR. Asso sono a disposizione per i comandanti di gruppo (73^ e 91^ Squadriglia).
I Breda sono in forza alla Squadriglia di Alta Acrobazia costituita  nell’ambito della 73^ Squadriglia al comando del Ten. Tessore.

cos055: Gorizia – 1935. Schieramento di Fiat C.R. 32. In primo piano i velivoli della 90^ Squadriglia. Una Squadriglia era composta da 9 a 12 velivoli e pertanto uno Stormo (6 Squadriglie) comprendeva un minimo di una sessantina di velivoli. (arc.Costigliolo)