Da: Rivista Aeronautica 1/1999
servizio di Dario Bovino
“Uscivamo dalla mensa quando un improvviso e fragoroso frastuono ci ha sollecitato ad una gara di riconoscimento: secondo me è un F-15, no per me un “Phantom”, ma no io direi un F- 18!“
Una volta all’esterno, quasi non credevamo ai nostri occhi, sorpresi dall’”Eurofighter” impegnato in un passaggio alla minima velocità di sostentamento sulla pista, e la meraviglia è continuata per alcuni minuti osservando le sue incredibili evoluzioni “full-AB” proprio sopra le nostre teste. Se ne parlava ormai da qualche giorno ma così, all’improvviso per molti, l’EF 2000 si è presentato sul cielo di Grosseto, scortato da una coppia di F-104. Motivo della straordinaria presenza dell’”Eurofighter” 2000 presso il 4° Stormo, la necessità di effettuare una serie di prove di compatibilità tra le dimensioni del velivolo e le infrastrutture dell’aeroporto, uno dei primi dell’A.M. ad essere dotati del nuovo caccia. Le prove, svolte sotto la supervisione dei rappresentanti dello Stato Maggiore, dell’Ispettorato Logistico e della società Alenia, avevano lo scopo di valutare in particolar modo la fattibilità delle operazioni di manutenzione, sia per quanto riguarda gli ingombri che la sicurezza delle manovre, da svolgere all’interno degli shelter, degli hangar e sui piazzali avvalendosi delle attrezzature attualmente in dotazione al reparto.
L’occasione di avere per tre giorni l’EF 2000 a Grosseto è stata possibile, previo consenso del consorzio Eurofighter proprietario del velivolo, “dirottando” il prototipo DA.7 durante il trasferimento dalla base di Decimomannu, agli stabilimenti Alenia di Torino. Una volta atterrato, ai comandi del collaudatore Maurizio Cheli, il velivolo è stato trasferito nell’area del 9° Gruppo, dove sono iniziate le prove. Per cominciare, sono state effettuate le manovre di ingresso e di uscita dallo shelter sia a motori accesi che a motori spenti, con l’ausilio del trattore e della barra di traino; questo, per verificare le difficoltà di manovra in relazione alla visibilità di cui gode il pilota a bordo del velivolo e gli eventuali intralci rappresentati, per esempio, dal sistema di chiusura dei portali.
Successivamente sono state eseguite, con buoni risultati, delle manovre sul piazzale antistante lo shelter, nonché il ricovero trainato dell’aereo, tramite il verricello attualmente in dotazione all’infrastruttura. Quest’ultima opera- zione non ha presentato particolari difficoltà.
E’ stata individuata la posizione ottimale di parcheggio dell’EF 2000 e sono stati valutati l’ingombro e gli spazi residui, sia in larghezza sia in altezza, tra il velivolo e lo shelter.
Al termine delle prove del primo giorno in tarda serata sono entrati in azione alcuni specialisti del 9″ Gruppo che hanno pensato bene, di sostituire le insegne del Reparto Sperimentale Volo, poste sul timone di coda del DA7, con il “Cavallino Rampante” del 4″ Stormo ed applicato sulla fusoliera il “numero di carrozzella” 4-1, con l’augurio di averlo presto in dotazione.
La seconda giornata di prove è cominciata con il montaggio e lo smontaggio di una tanica supplementare di carburante da 1.000 litri, la “supersonic fuel tank”, nella posizione giudicata più penalizzante per manovrare all’interno dello shelter.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla presentazione dell “‘Eurofighter”. All’ora di pranzo, il Capo Collaudatore Alenia, Comandante Maurizio Cheli, inizia già i preparativi per il rientro al Campo volo di Torino Caselle, dopo lunghi preparativi e vari check, i due motori Eurojet EJ200, fanno finalmente sentire il loro inconfondibile fischio, amplificato ulteriormente dallo shelter. Dopo un’ulteriore lunga attesa, la torre da il permesso ad iniziare il rullaggio e l’ingresso nella vicinissima testata pista. MAX DRY, MAX A/B una strepitosa fiammata e un’impennata quasi a candela, lascia tutti a bocca aperta, sono le 14:35 di Giovedì 26 novembre 1998.
A suggello di queste frenetiche ma appassionanti e storiche giornate, il personale del IX Gruppo, organizza e offre nello shelter 3, un pranzo conviviale agli ospiti e a tutto il personale che ha partecipato a questi test. Pranzo che culmina con un’enorme torta, decorata con il Cavallino del IX, un EFA ed un F-104. A seguire, uno scambio di doni. Nei saluti finali, il comandante del 4° Stormo, Col. Germano Quattrociocchi, ha espresso la grande soddisfazione di tutto il personale del reparto per la presenza a Grosseto del nuovo caccia.