La base dell’opera è una pietra carsica donata dalla città di Gorizia, che fu sede del 4°Stormo dalle origini all’ inizio della seconda guerra mondiale. In una nicchia ricavata sotto la base sono state deposte una pietra tratta dal Montello, il colle dove cadde Baracca ed una pietra formata dall’impasto delle terre di tutti i luoghi dove è stato versato sangue italiano. Il conte Paolo Caccia Dominioni, ideatore dell’ opera l’ ha donata al 4° Stormo con le seguente dedica: “In quest’ opera sono raccolte pietre, sabbia e Gloria di Lepanto (1571), Assietta (1747), Goito (1848), Osoppo (1849), Cernaia (1855), San Martino (1859), Custoza (1866) Digione (1871), Amba Alagi (1895 – 1936 – 1941), Tien Tzin (1900), Tobruk (1911 – 1942), Due Palme (1912), Calvario sei Busi, le Frasche (1915), Passo Buole, Gorizia, Dosso Faiti (1916), Cima Ortigara, Monte Santo, Grappa (1917), Bligny, Vittorio Veneto (1918), Bir Tegrift (1928), Adua, Gondar (1896 – 1936 – 1941), Gibilterra, M. Kalas (1940), Bir El Gobi Passo Halfaya (1941), Alamein (1942), Nicolaieva, Uadi Trakuna (1943).

La seimila dell’ F-86E rappresenta la rinascita dalle rovine della guerra.

(arc.Cocianni)
Marina di Grosseto, zona logistica. Il 4°Stormo ai suoi Caduti (arc.Cocianni)
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