dal sito: Industria aeronautica-Archeologia industriale
Dopo la dismissione del presidio militare, lunghi decenni di incuria hanno segnato le vicende dell’Aeroporto di Gorizia. Oggi una Società di Gestione, ottenuta da ENAC la concessione totale, ha predisposto un piano di ripresa e rilancio. Nasce così una Fondazione di Partecipazione con un obiettivo ben preciso: realizzare un MUSEO DELL’ARIA.
La realizzazione di un museo aeronautico è la risposta più precisa alla naturale vocazione storica, culturale e turistica dell’ aeroporto e, al tempo stesso, è la soluzione più coerente per un’ ipotesi concreta di riqualificazione, recupero e rilancio del campo di volo.
Nella sua fase iniziale l’intrapresa può trovare accoglienza e idonea sistemazione nelle tre strutture aeroportuali di seguito elencate: Hangar Gleiwitz, Officina III tipo e magazzino MSA.
L’Hangar Gleiwitz è una grande aviorimessa (lunga più di 66 metri, larga 28 metri, per circa 1860 mq e 12000 mc) ricostruita nel 1924, utilizzando gran parte della struttura edificata dall’Imperial Regio Esercito austro – ungarico nel 1910, per rispondere alle esigenze della nascente aeronautica e come scuola di volo durante i mesi invernali in supporto a quella di Wiener – Neustadt. Recentemente l’hangar è stato intitolato a Tullio Crali, uno dei grandi protagonisti della stagione futurista, ideatore dell’ aeropittura, che, innamorato del volo e delle straordinarie sensazioni che esso rivela, frequentò questo campo di volo nella seconda metà degli anni Trenta e fu spesso ospite di molti dei più famosi piloti, partecipando ad indimenticabili voli nel cielo di Gorizia.
Affiancano l’Hangar Gleiwitz gli edifici del Magazzino M.S.A. (900 mq e 7400 mc) e dell’Officina III tipo (600 mq e 4300 mc); costruiti tra il 1925 e il 1928 questi costituiscono una splendida scenografia che testimonia gli anni d’oro di Gorizia aeronautica e i fasti a cui assurse l’aeroporto fino alle soglie della II guerra mondiale, diventando uno dei più grandi ed importanti d’ Italia.
Dopo un’ opportuna e definitiva opera di restauro, filologicamente compiuta, e una messa a norma in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia e l’Università degli Studi di Trieste, queste tre strutture potranno adempiere ai seguenti uffici: l’Hangar Gleiwitz potrà ospitare aeromobili storici, velivoli di scuola e privati; nonché uffici amministrativi, segreteria, aula didattica e briefing; nel magazzino MSA potranno essere ospitati esemplari in mostra statica, ricostruzioni, componenti motoristiche, display multimediali, diorami e simulatori, laboratorio di modellismo e sala convegni; nell’Officina III tipo potranno trovare spazio una foto-galleria, una videoteca, una biblioteca e altre occorrenze museali.
Così articolato il Museo dell’Aria di Gorizia-Merna si presenta come più musei in uno:
Il Museo Volante, che racconta la storia dell’ aviazione militare e civile – in particolare di quella che si è svolta su questo campo – e raccoglie e colleziona, cura e preserva aerei storici: le esibizioni sul cielo campo di questi warbirds sapranno ricreare un’ atmosfera unica ed emozionante.
l Museo Statico che presenta al pubblico la storia del campo di Gorizia – Merna: dai primi tentativi dei fratelli Rusjan (è prevista la riproduzione non volante dell’ EDA V) agli anni austroungarici (con uniformi, documenti fotografici e modellini) agli anni d’ oro della Regia Aeronautica, con fotografie e didascalie che raccontano la storia delle pattuglie acrobatiche, equipaggiate con i velivoli Breda BA-19 e con i Fiat CR 20 Asso che negli anni ’30 mieterono tantissimi allori internazionali. ed ancora le vicende del Gruppo Aerosiluranti e dei loro SM 79.
Una parte del museo potrebbe ospitare la storia della produzione aerea dei Cantieri Riuniti Dell’Adriatico, aprendo così la possibilità di una sezione dedicata ai rapporti aviazione-marina.
Un’altra parte del Museo, sede del Gruppo Paracadutisti, sarebbe ideale per l’allestimento della mostra sulla storia del paracadutismo militare e civile, dotata di reperti ed esemplari significativi.