Nato a Bottrighe (Ro) il 14 dicembre 1894, Umberto Maddalena dopo aver conseguito il diploma di Capitano di lungo corso presso l’Istituto Nautico si imbarca e compie il giro del mondo. Ufficiale pilota della Regia Marina durante la prima guerra mondiale, viene decorato con tre medaglie d’argento al Valor Militare per missioni in Adriatico. Dal 17 settembre al 12 novembre 1925 guida la crociera aerea nord-europea composta da due Macchi M.24 (idrovolanti a scafo centrale, biplani, bimotori , bombardieri e siluranti). Con partenza da Sesto Calende fà rotta per la Svizzera, la Danimarca, la Svezia, la Germania, la Finlandia, la Lituania e rientro in Italia. Sulla via del ritorno è costretto ad un atterraggio di emergenza sul Passo dello Splugo. Due anni dopo, il 9 ottobre assieme al pilota Alberto del Prete e al motorista Francesco Rampini, parte per la crociera aerea in Unione Sovietica e Scandinavia a bordo di un SIAI S.62. Rientra il 4 novembre successivo. Nel 1928 in previsione della crociera del Mediterraneo occidentale, organizza nella parte sud orientale della Spagna nella regione della Murgia, la base di Los Alcazares. Nello stesso anno soccorre per primo i naufraghi del dirigibile Italia del comandante Umberto Nobile precipitato al polo nord. Nel 1929 assieme al secondo pilota Fausto Cecconi, sciabola d’onore dell’Accademia Aeronautica, conquista e migliora i primati mondiali di durata e distanza in circuito chiuso. Su SIAI S.64 dotato di elica metallica a passo variabile in volo, copre la distanza di 8.188,8 chilometri in 67 ore e 14 primi. Nominato comandante del 93°Gruppo Bombardamento Marittimo a Orbetello, tra il 17 dicembre 1930 e il 15 gennaio 1931 partecipa su SAI S.55 alla crociera atlantica. Partito da Orbetello per Los Alcazares, Kenitra, Villa Cisneros, Bolama, Natal, atterra in Brasile a Rio de Janero. Durante la trasvolata periscono cinque uomini e si perdono tre velivoli. Al rientro, Maddalena insieme a Cecconi e Damonte, ritenta l’impresa per riconquistare il record di distanza in linea retta sul percorso Italia-Brasile. Partiti da Cinisello alla volta di Roma il 19 marzo 1931, nel cielo tra Marina di Pisa e Livorno, l’S.64 su cui volano, si disintegra in volo. Uomini e rottami precipitano tra la spiaggia e il mare con la morte di tutto l’equipaggio. Dopo lunghe ricerche i corpi di Cecconi e Damonte vengono ricuperati in mare mentre la salma di Maddalena non è mai stata trovata. E’ decorato di M.O.V.A.
2024-04-27