21 marzo 1991 viene finalmente inaugurata Villa Raimondo
(Foto e consulenza storica A.Fassari)
Con l’avvento della guerra fredda e la conseguente divisione del mondo in due blocchi, l’aeroporto di Grosseto ritorna ad avere una discreta importanza strategica. L’USAFE (United States Air Force in Europe) in accordo con l’Aeronautica Militare finanzia la ricostruzione dell’aeroporto, con una nuova pista, un nuovo hangar e delle postazioni semi-protette per i velivoli, inoltre farà nascere alla periferia di Marina di Grosseto una Zona Logistica con uffici, circoli, mense e alloggi. Tra il 1956 e il 1958 si sviluppa la zona Nord dell’aeroporto, vengono costruite quattro postazioni velivolo protette con tettoie in cemento armato per il servizio di allarme, e l’adeguamento della pista ai nuovi standard previsti per i velivoli a getto. Nel 1959 si insedia la 4^Aerobrigata.
Fra i diversi materiali lasciati dagli americani sul sedile aeroportuale, tra il 1956 e il 1958, dopo l’ultima presenza operativa di una Squadriglia di F-100D Supersabre dell’U.S.A.F.E. vi erano dei VAN (M-447 Military Semi Trailer)
Nella foto notare le strisce gialle poste in testata pista che indicano dove è posizionata la bliss (cavo d’arresto). Subito dopo il 104 faceva il check motore e dopo l’autorizzazione al decollo il pilota portava al massime regime il motore e inseriva il post bruciatore iniziando così la corsa di decollo. Per l’Eurofighter invece non è sempre necessario inserire l’A/B (post bruciatore), normalmente lo inserisce quando decolla su scramble.
Il 21 marzo 1991 viene finalmente inaugurata la nuova Palazzina Linea Volo, un manufatto in muratura, edificato a pochi metri da dove era posizionato il Van americano.
All’inaugurazione presenzia il Comandante di Stormo Col. Fabio Del Meglio e il Comandante di Gruppo T.Col. Fabio Molteni. La palazzina auspicata e fortemente voluta dal Capo Linea Volo, MS. Raimondo Atzeni, viene “battezzata” Villa Raimondo, come testimonia la targa all’ingresso.