Enrico Stasi nasce a Torchiara (SA) il 1° settembre 1924, si arruola a 20 anni nella Regia Aeronautica e nel ’25 consegue il brevetto pilota. Nel ’31 viene nominato Sottotenente Pilota in S.P.E. e assegnato al 4° Stormo sotto il comando del Col. Porro. Nel ’35 fa domanda per partecipare alla guerra in Eritrea dove resta 3 anni e viene insignito di una medaglia di Bronzo e una d’Argento al V.M.. Rientra nel ’38 in Italia e nel ’39 fa domanda per essere assegnato in Albania. Allo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale chiede di tornare a volare e viene nominato Comandante di Squadriglia presso il 160° Gruppo Autonomo di Tirana. Viene insignito di altre due medaglie d’Argento al V.M. Nel ’41 rientra alla Scuola Caccia di Gorizia come Comandante in seconda e l’8 settembre, sciolta la Scuola, viene inviato in licenza. Nel ’44 si congeda dalla Regia Aeronautica e nel ’46 si laurea presso il Politecnico di Milano in Ingegneria industriale. Entra in un nuovo mondo, l’industria petrolchimica, dove svolge una lunga carriera da dirigente. Vive a Milano, attivo e interessato per tutto quanto lo circonda.
Muore all’età di 102 anni il 15 novembre 2006
LA CARRIERA MILITARE Lavora alcuni anni prima presso un fabbro a S. Antonio e successivamente in officina a Salerno come addetto alla piallatrice meccanica. 26 febbraio 1924 Visita di Leva al Distretto Militare di Campagna (SA) 10 maggio 1924 Chiamato alle armi e assegnato Aviere alla Regia Aeronautica. Periodo di istruzione a Capua per circa 4 mesi. Caserma S. Giovanni Capua 12 dicembre 1924 Ammesso a frequentare un corso di pilotaggio presso il Campo Scuola di Sesto S. Giovanni con ferma di anni sei 1 agosto 1925 Nominato pilota di aeroplano e trasferito all’Aeroporto di Venaria Reale 6 gennaio 1926 Nominato pilota militare su apparecchio SPA XIII e promosso Sergente Pilota 29 dicembre 1927 Promosso Sergente Maggiore 16 novembre 1929 Ammesso a frequentare, previo esame, un corso di integrazione presso l’Accademia Aeronautica di Caserta 29 luglio 1931 Promosso Sottotenente Pilota in S.P.E. 10 ottobre 1931 Assegnato al 4° Stormo C.T. all’aeroporto di Gorizia, 96^ Squadriglia.Lo Stormo e’ comandato dal Colonnello Felice Porro e successivamente da S.A.R. Amedeo di Savoia Duca d’Aosta. 9 febbraio 1933 Promosso Tenente. Periodo di servizio di circa 4 anni all’Aeroporto di Gorizia con esercitazioni varie singole e di gruppo e nell’anno raduno degli apparecchi a Ferrara, passati in rassegna da Mussolini. Amedeo Duca d’Aosta subentra a Porro al comando del 4° Stormo Attività di Volo: Voli singoli di allenamento prima su apparecchio C.R. 20 ed in seguito (1932) su C.R. ASSO. Voli acrobatici singoli e in coppia. Voli in pattuglie di 2 apparecchi. Voli in formazione dell’intera 96^ Squadriglia. Voli in formazione del 13° Gruppo (3 squadriglie). Voli in formazione di Stormo (6 squadriglie). Esercitazioni di puntamento e tiro con 2 mitragliatrici montate sugli apparecchi. Gara di tiro tra le 6 squadriglie dello Stormo (gara vinta dai piloti della 96^ Squadriglia). Esercitazioni di finta caccia tra due apparecchi della squadriglia Le Grandi Manovre Aeree del 1933 Partecipa con il 4° Stormo e altri reparti dell’Aeronautica con finti bombardamenti, mitragliamenti e combattimenti aerei. L’attacco doveva avvenire di sorpresa con arrivo a volo radente a bassa quota (pochi metri dal suolo). Gli apparecchi avevano installate due bombole di gas fumogeni che dopo l’attacco venivano aperte simulando l’incendio conseguente all’azione. Tale tipo di azione era fortemente e insistentemente voluta dall’allora Col. Mecozzi di Ciampino, fautore di attacchi di sorpresa a volo radente. Stasi fu incaricato di attaccare la stazione di Modena partendo con 2 gregari dall’aeroporto di Peretola (FI) dove era stata trasferita la sua 96a Squadriglia. Sorvolato l’Appennino la formazione scese a bassa quota, appena sopra gli alberi ma incappò in una linea d’alta tensione vista solo all’ultimo momento. Stasi, nonostante la forte cabrata, tranciò i fili elettrici e fu costretto ad atterrare in un vigneto, dove una bombola di fumogeno esplose, atterrendo i contadini presenti. I suoi gregari riuscirono a passare poiché la linea elettrica era stata tranciata. Stasi venne considerato prigioniero di guerra e trascorse 3-4 giorni consegnato in un albergo! 22 agosto 1935 Assegnato su domanda all’Aeronautica dell’Eritrea e imbarcato a Napoli sulla trasportaerei MIRAGLIA. Nel lasciare Gorizia il Duca d’Aosta gli consegna una fotografia con dedica autografa (purtroppo rubata in Eritrea successivamente) 30 agosto 1935 Sbarcato a Massau. Permanenza di circa un mese all’aeroporto per il rimontaggio degli apparecchi Ro 37. Partecipa durante la campagna a tutte le azioni di guerra. La squadriglia di Ro 37 viene trasferita all’Aeroporto di Gura, a Senofé, a Diessé, a Dire Dana ed infine ad Addis Abeba. 4 giugno 1936 Promosso Capitano. 12 aprile 1937 Aeroporto di Maggio (Addis Abeba) – investito dell’incarico di Com.te del 2° Gruppo Ricerca Territoriale al posto del Ten. Col. Mazziri fino alla data di rimpatrio (retribuito con stipendio da Maggiore). Durante la campagna in Etiopia viene insignito di una Medaglia d’Argento e una di Bronzo al V.M. (vedi motivazioni). Prima del rimpatrio è invitato a pranzo dal Duca d’Aosta, nominato Viceré d’Etiopia, e precedentemente suo comandante presso il 4° Stormo. 3 marzo 1938 Sbarcato a Napoli per rimpatrio ed assegnato all’Aeroporto di Bresso (MI) e successivamente alla Direzione Servizi della 1° ZAT a Milano usufruendo di una licenza ordinaria di 180 giorni.Fa successivamente domanda di essere inviato in Albania e ad Agosto del 1939 viene assegnato al Comando dell’Albania a Tirana sotto il Gen. S.A. Ranza e dopo alcuni mesi alla Direzione Servizi dell’Albania. Appena scoppiata la 2° Guerra Mondiale chiede di tornare a volare e viene nominato Comandante di Squadriglia presso il 160° Gruppo Autonomo a Tirana. Durante questo periodo gli vengono assegnate 2 medaglie d’Argento al V.M. (vedi motivazioni). 1941 Nominato Maggiore rientra a Gorizia al Comando di un Gruppo Complementare per l’addestramento dei piloti richiamati in servizio. Passa poi ad Aviano per l’addestramento di piloti all’attacco in picchiata. Dopo 6 mesi rientra a Gorizia come Comandante in seconda della Scuola di Caccia. 1943 L’8 Settembre viene, assieme ai commilitoni, inviato in licenza e la Scuola di Caccia sciolta. Nel 1944 dà le dimissioni dall’Aeronautica. 1946 Si laurea in Ingegneria Industriale al Politecnico di Milano e si avvia ad una lunga carriera di dirigente nell’industria. |
Medaglia d’Argento al Valor Militare Comandante di squadriglia da caccia, sempre alla testa dei suoi gregari, durante numerose azioni di mitragliamento di munite posizioni di aeroporti nemici, dava costante prova di valore e sprezzo del pericolo. Durante un combattimento aereo contro soverchianti forze da caccia, abbatteva in fiamme un velivolo e collaborava al conseguimento di altre 5 vittorie, rientrando alla base con l’apparecchio ripetutamente colpito Cielo della Grecia novembre 1940 – gennaio 1941 |
Medaglia d’Argento al Valor Militare Comandante di squadriglia e pilota di provato valore compiva numerosi voli di guerra e reiterati bombardamenti e mitragliamenti sul nemico dando costante prova di ardire, coraggio e sprezzo del pericolo.Più volte con l’apparecchio colpito dalla rabbiosa reazione nemica, non desisteva dal suo fermo proposito di sgominare i nuclei ribelli con mitragliamenti e spezzonamenti a volo radente, ritornando alla base solo dopo aver brillantemente svolto il proprio compito. Esempio di virtù militari. Cielo di Mecan, 31 marzo 1936 Cielo dello Scioa, novembre 1936 |
Medaglia di Bronzo al Valor Militare Tenente Pilota di una squadriglia di ricognizione veloce, combattente arditissimo,. In numerosi interventi nel combattimento, durante lo svolgimento delle battaglie al passo di Mariem, del Tembiem e dell’Endertà, guidava con grande perizia ed ardimento i suoi gregari in una azione di mitragliamento sul nemico snidandolo, battendolo e fugandolo ovunque, contribuendo in tal modo al migliore successo dei combattimenti da parte delle nostre truppe. Cielo del Tembien e dell’Endertà, gennaio – marzo 1936 |
Incidenti di volo Durante i suoi 25 anni di volo Enrico Stasi ha subito alcuni incidenti di volo: 1. Atterraggio fuori campo per rottura di una biella dello SPA XIII a Bagnolo Mella, presso Ghedi, nel viaggio di ritorno senza scalo di 200 km, prova di brevetto militare Venaria Reale – Ghedi – Venaria Reale. 2. Capottato durante l’atterraggio sull’aeroporto di Mirafiori per rottura del carrello 3. Atterraggio in un vigneto durante le grandi manovre aeree del 1933 per la rottura dell’elica in seguito ad impatto con una linea ad alta tensione 4. Atterraggio sull’aeroporto di Udine senza carrello dopo una fase acrobatica |