I Corsi di Cultura Aeronautica sono organizzati dall’ Ufficio Documentazione e Propaganda dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e si inseriscono nel quadro delle iniziative tese all’informazione e alla conoscenza della Forza Armata. Sono rivolti agli studenti maschi e femmine delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 16 e i 20 anni e la frequenza è gratuita. Bisogna far richiesta su appositi moduli reperibili presso le segreterie delle scuole, alla Presidenza dell’ A.I.C.A. (Associazione Italiana Cultura Aeronautica) e all’ Ufficio Documentazione e Propaganda dell’ Aeronautica Militare – Viale dell’ Università, 4 – 00100 ROMA
La frequenza è gratuita.

Per tutto il periodo del corso, una settimana, gli studenti vengono ospitati gratuitamente nella palazzina ufficiali dove si trovano le camere e gli alloggi del personale militare (1°piano), la mensa, gli uffici e le aule didattiche al piano terra.
Per gli studenti residenti in città non è previsto l’alloggio ma solo la consumazione dei pasti.
Gli studenti che provengono da fuori sede si fanno carico del costo del viaggio dalla località di residenza a Gorizia e viceversa: un pullman dell’Aeronautica farà la spola tra la stazione dei treni e l’aeroporto nei giorni di arrivo e partenza.

AnnoNumero Corsi per annoPartecipanti per anno
19665361
19676537
19686857
19696692
1970′6621
19716620
19726577
19734378
19744354
19754393
Totale corsi 53Totale allievi 5120

Come si evince dalla tabella dal 1966 al 1975 risultano 5120 partecipanti suddivisi in 53 corsi di una settimana, da lunedì a sabato durante il mese di agosto/settembre eccetto per l’anno 1966 nel quale un corso è stato tenuto in ottobre. Ai 5120 bisogna sommare i partecipanti dei corsi precedenti per cui il numero risulta di gran lunga superiore.

PALAZZINA UFFICIALI

sede dei corsi

Palazzina ufficiali (Arc. Righetti 01)

I Corsi di Cultura Aeronautica sull’aeroporto di Gorizia si svolgevano, almeno inizialmente, dalla prima domenica successiva al Ferragosto alla seconda settimana di settembre. Si effettuavano cioè sei corsi. Ciascun corso iniziava il pomeriggio della domenica e si concludeva il sabato subito dopo il pasto.
Non tutto il personale si trasferiva in volo; la maggior parte, per ragioni pratiche, si trasferiva con mezzi propri. I velivoli P.148 erano trasferiti dai piloti della Sezione, alcuni nei giorni precedenti e gli altri nella stessa domenica di inizio. In genere il trasferimento richiedeva una sola tratta. Soltanto in condizioni di cattivo tempo, in genere, si faceva scalo a Falconara che, considerata globalmente, consentiva un migliore supporto operativo. Circa il personale bisogna tener presente che la Sezione si avvaleva della collaborazione di personale e mezzi assegnati temporaneamente in supporto. Certamente, nel tempo, anche personale di Rivolto.
Normalmente si operava con 5 o 6 velivoli. I lavori manutentivi normali venivano effettuati in loco del personale specialista della Sezione. In altri casi o ci si appoggiava a qualche base vicina o si rientrava a Guidonia. In tutti, compresi gli assistenti della mensa, una trentina di persone.
Il tempo libero era veramente poco, quel poco era impiegato per fare le compere e per accudire in qualche al nostro menage. Qualche volta portavamo i bambini al mare o nei luoghi vicini. Talvolta accompagnavamo i frequentatori ai Luoghi Sacri o a Rivolto per la prova del venerdì. A Trieste facemmo delle foto “antiche” cioè col treppiedi che ancora oggi teniamo molto care. Mi sembra di aver partecipato a vari avvenimenti, al Palazzo dello Sport ? Per la Fiera degli uccelli? A Sacre folkloristiche? Ma non ricordo bene.
Tranne che il primo anno o per limitate occasioni, il Comandante era sempre presente.

Gen. Antonio Costantini

IL CORSO

Il corso consiste in una fase teorica che prevede un ciclo di lezioni a carattere divulgativo riguardanti i principi del volo ed il funzionamento dell’aeroplano, ed una fase pratica che prevede tre voli di ambientamento su velivolo ad elica P.148 pilotato da un Istruttore di Volo dell’Aeronautica Militare.
Il materiale didattico consiste in una cartella personale con le lezioni e relativi test di apprendimento

CLICCA SULL’IMMAGINE

Al termine del corso è stilata una graduatoria basata sul livello di apprendimento delle lezioni teoriche e sull’attitudine al volo dimostrata. Al primo classificato è concessa, come premio, la possibilità di frequentare, a titolo completamente gratuito, il brevetto di volo su aliante presso il Gruppo di Volo a Vela del 60° Stormo di Guidonia (RM). Al secondo classificato un modellino in metallo di un velivolo in linea con l’ Aeronautica Militare.
A tutti i partecipanti è rilasciato un attestato di frequenza che può assegnare punteggio di merito in alcuni concorsi dell’Aeronautica Militare e l’ antologia aeronautica dell’ Associazione Italiana Cultura Aeronautica (AICA)

CLICCA SULL’IMMAGINE
GIORNOORAATTIVITAORAATTIVITAORAATTIVITAORAATTIVITA
LUNEDI8.00colazione8.45lezione teoria *12.00pausa pranzo14.00lezione teoria
MARTEDI8.00colazione9.00volo **12.00pausa pranzo14.00lezione teoria
MERCOLEDI8.00colazione9.00volo12.00pausa pranzo14.00lezione teoria
GIOVEDI8.00colazione9.00volo12.00pausa pranzo14.00lezione teoria
VENERDI8.00colazione9.00P.A.N o visita sacrari militari ***12.00pausa pranzo14.00lezione teoria
SABATO8.00colazione9.00test finale12.00 pranzo e premiazione ****

* le lezione di teoria vengono supportate da filmati
** i voli hanno una durata di circa 10 minuti. Gli studenti dopo essere stati divisi in gruppi si portano in prossimità
della pista 09-27 dove vengono istruiti dagli specialisti sulle procedure di emergenza e l’uso del paracadute in
attesa del proprio turno di volo.
Il primo volo è di ambientamento, nel secondo sotto la supervisione del pilota lo studente esegue semplici
manovre: virata, cabrata e picchiata. Nel terzo e ultimo volo lo studente viene valutato dal pilota in merito
all’abilità
di eseguire semplici manovre. Il punteggio ottenuto si sommerà a quello del test finale che andrà a formare la
graduatoria.
Nominativo radio VENTO
*** quando la pattuglia acrobatica è in sede oppure la visita ai sacrari militari di Redipuglia e Oslavia
**** al pranzo conclusivo, spesso rallegrato dalla presenza dei danzerini, partecipa qualche volta il Col. Mantelli che
non di rado si esibisce con l’ aliante, il Gen. Bertolaso, il sindaco di Gorizia.
Prima della premiazione il pranzo conclusivo e il brindisi con il tradizionale Ghere, ghe ghez!

VELIVOLI UTILIZZATI

Macchi M.416

(Foto Aeronautica Militare)

P. 148 “piaggino”

(Arc. Righetti 07/2)
(Aeronautica Militare Go1969.10)
Pronto al decollo per pista 09-27 (Aeronautica Militare Go1969.12)
(Arch. Aeronautica Militare Go1969.17)
(Aeronautica Militare Go3.74.5)
MessaggeroVeneto
(Aeronautica Militare Go3.75.1)
Gheregheghez, gehz! (Aeronautica Militare Go4.75.11)

RICORDI

Mio padre* che dal 1956 era rientrato a Gorizia dalle Scuole di Volo di Brindisi e Lecce, dava anche lui una mano (almeno fino al 1970) a portare in volo con il Macchi 416 i ragazzi dei Corsi Cultura Aeronautica. Nell’agosto del 1965, durante un periodo di sospensione del Corso in Alitalia (avevo gia’ conseguito il brevetto di 3° Grado e Ufficiale di Rotta), mio padre mi incarico’ di portare in volo, al suo posto, una quarantina di allievi del Corso. Poco dopo tornai a Roma per iniziare il corso macchina del Caravelle Se 210. In quegli anni l’Aeronautica Militare affidava agli Aero Club locali il compito di portare in volo i ragazzi; solo successivamente invierà i propri piloti. 
Fulvio Chianese

*Raffaele Chianese uno dei primi piloti del 4°Stormo di Gorizia

“Al Cap. Orsini quando mi portò in volo non dissi niente del mio brevetto di primo grado, mi spiegava le cose e poi mi diede i comandi per provare…diedi tutto motore, feci un po’ di velocità e provai una mezza virata sfogata; mi guardò negli occhi e benevolmente mi chiese con il suo accento toscano chi fosse il mio istruttore….diventammo subito amici e stavo andando via dopo il pranzo di addio perchè avevo un treno buono per tornare a casa, ma lui mi disse di aspettare perchè c’era il brindisi con il dolce e poi non potevo perdermi la premiazione. Aspettai il brindisi con dei sonori Gheregheghez e mi aspettavo di vedere i vincitori salire sul palchetto preparato per l’occasione…primo un ragazzo molto giovane di cui non ricordo il nome ma suo padre era un generale dell’AMI, il secondo fu una sorpresa perchè ero io e non mi aspettavo un risultato del genere, stavo andando via…presero anche il terzo che era friulano mi pare Mauro Damiani. Tornai a casa frastornato, persi il treno e mi fermai a Venezia a dare becchime ai piccioni in piazza San Marco…l’anno dopo andai a Rieti per il brevetto”;
“I premiatori oltre al vecio erano il Col. Crugnola e un direttore di Alitalia di cui non ricordo il nome (Dr.Patara? n.d.r.). Ci portarono a visitare il sacrario di Redipuglia e le Frecce Tricolori a Rivolto. Entrammo in un hangar dove facevano manutenzione ai G91;
Una volta il pallone finì in Jugoslavia dato che la recinzione era adiacente al campetto e il soldato scese dalla garritta e ce lo rimandò in Italia…”