Giovedi 18 settembre 2014
Sala Consiglio Provinciale
Presentazione del libro Quelli del Quarto
Autori: Bassi, Chianese e d’Agostino
Per il 4°Stormo sono presenti: Col. Pederzolli, T.Col. Spreafico, T.Col. Adinolfi, 1Ma Fiorillo
Dopo la presentazione l’aperitivo allo storico Caffè alle Ali, quindi in piazza della Vittoria per il Raylight in onore del 4°Stormo
Dopo la presentazione l’aperitivo allo storico Caffè alle Ali poi in piazza della Vittoria per il Raylight in onore del 4°Stormo
Terminato lo spettacolo di luci, la cena ospiti del Sig. Puiatti a Villa Parens a Farra d’Isonzo
Per ricordo il Col. Pedrazzoli regala agli autori del libro una penna, al Sig. Puiatti una medaglia con l’effige del Cavallino rampante e a tutti i partecipanti la silhouette dell’Eurofighter e le brochure del 4° Stormo.
Giovedì 19 settembre
sosta in Borgo Castello a Gorizia
visita Sacrario Militare di Redipuglia e museo III Armata
Quello di Redipuglia e’ il più grande Sacrario Militare Italiano e venne realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Inaugurato nel 1938, nei ventidue gradoni custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra. L’opera, realizzata sulle pendici del Monte Sei Busi, cima aspramente contesa nella prima fase della Grande Guerra, si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d’Aosta Comandante della III Armata, cui fanno ala quelle dei suoi generali.Seguono disposte su ventidue gradoni le salme dei 39.857 caduti identificati; nell’ultimo gradone, in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.330 Caduti Ignoti. Nella cappella e nelle due sale adiacenti sono custoditi oggetti personali dei soldati italiani e austro-ungheresi. Il grande mausoleo venne realizzato di fronte al primo Cimitero di Guerra dell III^ Armata sul Colle Sant’ Elia che oggi è una sorta di museo all’aperto noto come Parco della Rimembranza. Lungo il viale adornato da alti cipressi, segnano il cammino cippi in pietra carsica con riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi che adornavano le tombe del primo sacrario. Sulla sommità del colle un frammento di colonna romana, proveniente dagli scavi di Aquileia, celebra la memoria dei caduti di tutte le guerre, senza distinzione di tempi e di fortune.